03 Mag La fiducia del cliente è un bene prezioso
La fiducia del cliente è preziosa: lo conferma l’indagine Kaspersky
Da tempo diciamo che la fiducia del cliente è preziosa, che saper dimostrare che si è attenti ai dati e alla privacy delle persone è diventato ormai un elemento di valutazione considerevole per l’immagine e la reputazione dell’Azienda.
Ebbene lo conferma anche la recente indagine di Kaspersky (clicca qui per approfondire) in cui si evidenziano alcuni comportamenti legati soprattutto al pubblico italiano.
Il 58% degli italiani perde la fiducia nei servizi online che hanno subito una perdita di dati, arrivando anche al 65% nel caso di provider di servizi quando si sospetti che facciano uso “improprio” dei dati cedendoli a terze parti.
Questo dato fa comprendere quanto la consapevolezza della sicurezza del dato (e della tutela della privacy) è evidente quando si chiede alle aziende, nel 63% dei casi degli intervistati, di essere più trasparenti nell’esposizione del Trattamento, e il 57% dice di sentirsi preoccupato per il monitoraggio delle attività fatte dai siti che visita.
Non è purtroppo raro che negli ultimi tempi infatti ci si mascheri dietro a “burocratiche richieste di accettazione della privacy” (vedi foto) dove per limitare l’accesso ai dati bisogna dire “rifiuto” ad un centinaio di voci. Insomma, rispettosi della privacy, ma offensivi per l’intelligenza dell’utente, che viene considerato come sempre il classico pollo che “avrà spuntato per sbaglio qualche flag di legittimo interesse” (come ci sentiamo spesso dire dai call center).
La privacy richiede poche regole, tra cui fondamentale il rispetto dell’utente, ma sembra che questa non venga percepita così chiaramente.
Quindi concludendo e lasciandovi all’interessante lettura del fascicolo di Kaspersky, consigliamo alle aziende di prestare attenzione alla propria immagine e reputazione con i seguenti accorgimenti:
- tecnici: aggiornando i sistemi di controllo e sicurezza ed implementando le adeguate tecniche di conservazione e protezione (fireall, VPN, ecc)
- funzionali: implementando un valido sistema di gestione del trattamento dati personali e verificando che venga adottato correttamente e costantemente
- operativi: preparando il personale ad agire nel rispetto dell’utente e in legittimità, mantenendo un alto livello di formazione e competenza
- di controllo: dei fornitori, e degli strumenti utilizzati (newsletter, blog, ecc) in cui potrebbero esserci nascoste violazioni, come nel caso di utilizzo di strumenti che trasportano i dati all’estero (vedi il nostro articolo sul tema)
ma soprattutto prestando attenzione a non cadere in tentazione nell’uso “forzoso” delle regole per poterle aggirare, in questo modo dimostrerete di essere “una persona degna di fiducia”.