05 Ago Estate calda e buoni affari… per gli hacker!
GRANDI… DANNI
Dopo Enel, Honda e Nintendo, anche Garmin è caduta nella trappola degli hacker…
Dopo un giugno che ha visto attacchi a grandi potenze industriali (auto, energia e videogames) ci ritroviamo alle soglie delle vacanze con attacchi su uno dei più grandi fornitori di mappe e navigatori satellitari.
Sarà un’ipotesi complottista, ma vedere come le aziende di utility possono essere bloccate interrompendo i servizi (e non parliamo solo di utility, ma anche dell’ente nazionale ENAC, e del settore sanità ed ospedali, come potete leggere qui) mi fa pensare che ormai dobbiamo prestare attenzione a qualunque cosa connessa e come diceva un vecchio film con Gene Hackman e il giovane Will Smith:
“L’unico computer sicuro è un computer spento…”
[cit. da “Enemy of the state” – 1998]
(e ai giorni nostri forse non è nemmeno più sufficiente spegnerlo)
Ma mentre Garmin se l’è cavata (l’ipotesi è che abbia “pagato il riscatto”, finanziando in questo modo altre attività redditizie per gli hacker) i comuni mortali possono solo prepararsi ad avere delle buone copie di sicurezza da parte.
Perchè tutti abbiamo usato in questo periodo le più svariate applicazioni:
Zoom, che ha esposto un bug che poteva compromettere le password degli utenti
Twitter che ha avuto gravi violazioni ai profili di utenti famosi (a sua volta diventata famosa per la truffa ai danni di poveri cittadini da parte di un diciassettenne)
di sicuro avrete utilizzato uno di questi “prodotti”.
Gli attacchi sono diventati talmente “pervasivi” da essere attivi senza che nemmeno più ce ne accorgiamo
quando entriamo in banca con lo smartphone…
gli attacchi diventano sempre più subdoli e sofisticati.
Bisogna essere preparati!
Non basta più essere utenti, ma diventare consapevoli di come essere presenti nel mondo digitale e usare i dispositivi tecnologici ci esponga ad una serie di pericoli per la nostra sicurezza, economica, ma non solo, togliendoci l’identità e la libertà di operare per usufruire dei servizi digitali.
Non è sufficiente pagare quindi, anzi, proprio pagando si alimenta la convinzione negli hacker di “fare un buon lavoro”. Si finanzia l’attività di persone scorrette e criminali.
È necessario diventare a nostro modo, nel nostro piccolo, ESPERTI, saper rispondere agli attacchi e prevenirli in modo proattivo, evitare le trappole e proteggere i nostri beni.
Noi cerchiamo di diffondere questa cultura della sicurezza da tempo ormai, preparando anche un intero corso e integrandolo man mano con le novità, tenendovi aggiornati sui pericoli e sui fatti salienti, per proteggere la privacy, ma non solo, anche l’economia delle persone comuni.
Perché la sicurezza non può essere per molti…
deve essere per TUTTI!
Scoprite anche voi come è possibile diventare consapevoli con il nostro corso (QUI)